IL CAMBIAMENTO É PROPRIO COSÌ DIFFICILE?

 “Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo”
(Seneca)

Numerosi sono quelli che dicono di voler cambiare; hanno idee, progetti per l’avvenire, ma poi si bloccano.
La motivazione sparisce, il coraggio si nasconde, gli obiettivi finiscono in fondo ad un cassetto.
E si ritorna alle abitudini quotidiane, alle cose conosciute che rassicurano.
Il cambiamento ci spaventa.
La mente cerca di limitare le nostre capacità orientandoci sempre verso ciò che risulta facile e sicuro per lei, decide per noi e non permette la nostra evoluzione.
È lei che gestisce le nostre paure, lei che ci blocca, ci paralizza le gambe, ci fa tremare davanti ad una difficoltà, ci fa tornare indietro e poi ride di noi!
Se vogliamo veramente avanzare, dobbiamo iniziare a disciplinare la nostra mente fino ad arrivare ad invertire i ruoli!
Alcuni pensano sia necessario sentirsi pronti per cambiare, altri che il coraggio arriverà un giorno e busserà alla loro porta… e che quel giorno si sentiranno meglio.
Ma quel giorno arriverà?

Perché è così difficile cambiare?
E pensare che sarebbe sufficiente fare anche solo un piccolo passo diverso dal solito…
Questo passo spaventerebbe la nostra mente, ignara del fatto che in fondo a tutti noi ci sia nascosta la forza e la volontà!
Appena iniziamo a dire “Ok, ora scelgo di fare quello che non ho mai fatto, ora scelgo di stare meglio…”, la mente va in tilt! Si chiede “Cosa sta succedendo? Mi stanno gestendo!”
La mente, non abituata, vedrà alcune situazioni come ostacoli per i nostri obiettivi.
Non dobbiamo avere paura, non esistono problemi, non esistono cose difficili se siamo noi a gestire la nostra mente!
Ricordiamoci che nella vita non ci è mai dato nulla né come premio né come castigo, ma solo per necessità.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti, chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione, chi vuole solo nero su bianco
e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni; emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza, chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi.

(Pablo Neruda)

Vi consiglio la visione di questo bellissimo documentario:

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